SPENTO IL FUOCO DEL DRAGO( la banca):

IL CLIENTE RISPARMIA EURO 362.000,00 mila

La sentenza pubblicata induce a considerazioni pregnanti.
1. E’ stato osservato pienamente l’onere probatorio e dunque, in ottemperanza ed in ossequio alla giurisprudenza di diritto bancario, è stata depositata la documentazione a corredo della domanda, mentre la banca, pur avendo proposto domanda riconvenzionale, ha prodotto i contratti ma non gli estratti conti, chiedendo la condanna al pagamento della somma di € 520.000,00 oltre interessi e spese legali.
2. Seppur la consulenza tecnica d’ufficio abbia rilevato l’usura, il giusdicente ha rideterminato il saldo sulla base dei soli addebiti anatocistici non dovuti, applicando gli interessi legali. Da qui, il diverso computo del saldo, che ha comportato per la nostra assistita un risparmio di circa 362.000,00 euro.
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