Convegno del 25 luglio alla Camera dei Deputati: vent’anni di applicazione della legge 108/96, un primo bilancio e proposte di miglioramento

Il 25 luglio 2016 alle ore 14.45 a Roma presso la Sala “Aldo Moro” della Camera dei Deputati si svolgerà un incontro pubblico proposto dagli ispiratori che hanno voluto e scritto la Legge 108 del ’96, e da alcune Associazioni, Fondazioni, ONLUS, che oggi si impegnano contro l’usura.

1996 La società italiana dispone per la prima volta, di una moderna Legge per contrastare l’usura praticata dalle organizzazioni criminali e dalle Istituzioni finanziarie: la Legge 108/96 e le conseguenti modifiche all’art. 644 c.p.

1996 / 2016 La norma, soprattutto per l’opera meritoria dei volontari delle Fondazioni e delle Associazioni antiusura, insieme alle Forze dell’ordine ed alla Magistratura, ha salvato decine di migliaia di famiglie e di aziende dall’usura criminale.   Dal 2009, con l’incalzare della crisi economica, con l’incessante spinta al consumismo e con il crescere del sovraindebitamento, l’usura criminale ha ripreso forza e penetrazione sociale. Con la diffusione poi del gioco d’azzardo – pubblicizzato come un’occasione di svago o di facile arricchimento – si è alimentata una delle principali cause di indebitamento delle famiglie e di ulteriore espansione dell’usura.

La meritoria opera delle Fondazioni e delle Associazioni antiusura sta diventando una “goccia di salvataggio” nel mare del disagio sociale sempre più dilagante.

La Legge con l’individuazione del “tasso soglia” aveva indicato in maniera chiara ed inequivocabile il limite al di là del quale si cadeva nell’usura. Coinvolgeva, quindi, anche  Banche e Finanziarie nel rispetto di questo limite. Dal 1996 in poi l’azione lobbistica di Banche e Finanziarie, con l’aiuto di compiacenti modifiche interpretative della Banca d’Italia e facilitata dalla poca trasparenza del sistema. ha portato all’abolizione di fatto del principio del “tasso soglia”. Si sono sviluppate così un numero infinito di segnalazioni alla Centrale dei Rischi creando di fatto un popolo di “paria”, che sta reagendo con fermezza e determinazione, impugnando i contratti avanti l’Autorità Giudiziaria.

Si è tradito in tal modo lo spirito e l’humus della norma, che fin dai lavori preparatori riporta il chiaro intento, secondo cui il tasso effettivo globale deve essere computato considerando tutte le remunerazioni, escluse imposte e tasse.

 2016 Molte Organizzazioni che operano contro l’usura criminale, sulla base dell’esperienza maturata nella pratica quotidiana del contrasto all’usura, chiedono

  • Importanti aggiornamenti e miglioramenti della Legge:

  • Un immediato annullamento della pubblicità del gioco d’azzardo e un’incisiva azione per il totale e globale ripensamento del problema;

  • Una regola per le Finanziarie per evitare che queste siano causa di sopraindebitamento delle persone e delle famiglie e, quindi, veicoli verso il ricorso all’usura.

In questi ultimi mesi è risultato evidente che gli Istituti bancari, pilastro fondamentale dell’economia italiana, sono essi stessi la causa di gran parte delle loro difficoltà attualiE’ un’affermazione che non deve stupire: quando nel libero mercato una parte è tanto più forte da stravolgerne le regole, i danni si ripercuotono alla fine su tutti i componenti del sistema, anche su chi per qualche tempo ne ha beneficiato e approfittato. 

Chiediamo quindi

  • Il rispetto integrale della legge 108/96 che in ogni caso, alla luce dell’esperienza fatta in questi ultimi 20 anni, andrebbe modificata in vari punti,

  • Una profonda modifica della normativa regolante la Centrale dei Rischi,

  • L’introduzione del reato di usura nel novero dei reati presupposto ex D.lgs 231/2001.

 L’incontro del 25 luglio a Roma, non vuole essere e non sarà un punto conclusivo, ma un punto di partenza. Nasce dalla volontà di recuperare lo spirito che animò Padre Rastrelli, e tutti coloro che si impegnarono nel dibattito preparatorio e nell’azione concreta, perché la legge venisse approvata.

Con lo stesso spirito, collaborazione, impegno oggi proponiamo di verificare, alla luce dell’esperienza fatta in 20 anni di applicazione, la necessità di eventuali modifiche, integrazioni ed interpretazioni. Presenteremo quindi un progetto che deve intendersi come una traccia di lavoro, integrabile e modificabile, al fine di raggiungere un obbiettivo condiviso da tutte le parti interessate.

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