I MAGISTRATI NON RISPONDONO A NESSUNO.

GLI AVVOCATI INVECE SÌ.

 
 
La Corte di Cassazione prima dichiara inammissibile il ricorso poi, in seguito alle nostre osservazioni,rimette la trattazione in pubblica udienza.
La questione è delicatissima e riguarda i vizi di una vendita di materiale difettoso che ha provocato ai nostri clienti un danno per oltre 150 mila euro.
In primo grado abbiamo vinto ed in secondo grado la Corte di Appello non ha fatto buon governo di un precedente a sezioni unite.
Da qui il ricorso alla Corte di Cassazione reputato immotivatamente inammissibile dal relatore, cui è seguito il ripensamento della Corte che invece ha rimesso tutto in discussione.
La battaglia non è terminata si può vincere o perdere, ma siamo fiduciosi: si intende, tuttavia,sottolineare come la nostra professione sia difficile se non drammaticamente tragica, perché il destino è in mano a magistrati che non rispondono a nessuno.
Noi invece sì: con azioni di responsabilità dei clienti, con cannibalismo di colleghi che speculano anche quando non vi sia errore.
 
 
 
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